Politica

Messuti e Capoccia si lasciano attraverso i social

LECCE- Il coordinatore provinciale Giancarlo Capoccia contro Gaetano Messuti: rimosso dalla chat di Sentire Civico bella sensibilità; ma il fondatore, Messuti, gli risponde: hai cercato troppi partiti, l’ho fatto per lasciarti libero.

 

Da 7 anni fianco a fianco, poi l’improvvisa rimozione dal gruppo WhatsApp di Sentire Civico e infine i saluti su Facebook. Accade tra il fondatore del gruppo politico Gaetano Messuti e  il coordinatore provinciale Giancarlo Capoccia“Ho messo tutto me stesso per far nascere e crescere questo gruppo politico- scrive nel post Capoccia in cui annuncia il suo volta pagina- , nel quale però non sento più rispecchiarsi i miei ideali.Evidentemente questo mio disagio interiore deve essere stato avvertito da GAETANO MESSUTI che, dopo ben sette anni in cui gli sono stato vicino, ha scelto improvvisamente di rimuovermi dal Gruppo Whatsapp di Sentire Civico, senza nemmeno avere la sensibilità di avvisarmi. In questo senso, devo dire che ho avvertito la rimozione senza preavviso dal social come un atto di mancanza di rispetto nei miei confronti, perché mi sarei aspettato un minimo di dialogo aperto a tutto Sentire Civico prima di tale decisione che, al di là di ogni norma statutaria, assume un significato chiaro, del quale non posso non tenere conto. Nonostante questo spiacevole gesto nei miei confronti ringrazio Gaetano per l’esperienza politica ed umana vissuta insieme a lui. Ora -conclude- sento il dovere, nei confronti dei tanti amici che credono in me di continuare altrove il mio percorso”.

Poco dopo, è giunta tra i commenti sotto il post di Capoccia, la risposta di Messuti: “Giancarlo caro, in seguito alla tua performance elettorale -si legge- ho subito notato la tua volontà di esorcizzare la stessa attraverso un costante ed incessante pellegrinaggio di partito in partito, in cerca di nuove cariche ed incarichi . Più volte con altri amici abbiamo provato a condurti attraverso un’analisi fredda dei fatti, ma seguendo con lo sguardo il tuo Pellegrinare continuo, ho capito che la tua ricerca era troppo forte. Ed è proprio nel rispetto del tuo agire specchiato e dei 7 anni al mio fianco, come hai detto tu, ho preferito toglierti dall’imbarazzo di un rapporto troppo forte con il nostro movimento e permetterti di sederti a tutti i tavoli politici alla luce del sole. Ti auguro di trovare la tua strada ricordandoti -conclude Messuti-  Ti aspetto al solito posto per un caffè, non più politico, ma semplicemente amichevole!”.

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