LECCE – (di Tonio De Giorgi) Un Lecce tutto ancora tutto da scoprire. Soprattutto in attacco dove la squadra giallorossa deve trovare l’assetto migliore. Finora il tecnico Liverani ha potutto contare pochissimo sui vari Lapadula e Farias, nonché su La Mantia, tenuto in disparte per scelta tecnica. Contro il Napoli, ad esempio, l’allenatore giallorosso ha preferito non dare riferimenti centrali e nell’undici di partenza ha presentato Falco e Farias esterni contando sugli inserimenti di Mancosu. Così pure contro la Roma, con Babacar e Falco sulle corsie laterali. Un modo di attaccare probabilmente più dispendioso soprattutto se di fronte hai marcatori tenaci e non può essere diversamente contro formazioni di prima fascia. Se per la trasferta di Bergamo tornerà disponibile Lapadula il tecnico Liverani potrebbe pensare a un attacco differente. La vocazione dell’ex attaccante di Milan e Genoa è quella di seconda punta, ruolo ricoperto pure da Falco, ma che può fare pure Farias. Qualcuno, dunque, dovrà essere sacrificato dall’inizio. Spetta ovviamente a Liverani decidere e pensare a un Lecce differente dalle ultime esibizioni e contro avversari più attrezzati nel settore difensivo. Nella batteria di attaccanti, i vari Babacar, Farias, Falco e Lapadula si prestano a vari impieghi, come esterni o seconde punte. Ecco il gradimento di Babacar rivelato nella conferenza stampa di presentazione. “Mi piace giocare punta – ha affermato -, ma pure esterno per poter rientrare sul destro e calciare in porta. Quasi tutti i miei gol sono nati così”. Tuttavia l’attacco del Lecce non è il peggiore delle venti formazioni di Serie A. Ad occupare l’ultimo gradino è l’Udinese con tre sole reti segnate in sei giornate di campionato. Al penultimo posto Milan, Sampdoria e Verona con 4 gol. La Spal è terzultima con 5 reti. La squadra giallorossa è quart’ultima con 6 gol. Scalando posizioni, in cima ci sono Napoli e Atalanta (prossimo avversario) con 15 gol segnati , in media più di due gol a partita. Intanto nel secondo allenamento settimanale effettuato a porte chiuse all’Acaya Resort, hanno seguito un programma di lavoro personalizzato Tabanelli, Farias, Lapadula, Tachtsidis e Babacar, quest’ultimo per una dolenzia muscolare.
