LECCE (di M.C.) – Porte chiuse e amichevole in famiglia per il Lecce di Liverani.
Di fronte, per un allenamento condiviso, la Primavera di Siviglia.
Il tecnico romano ha bisogno di trovare gli automatismi giusti in un periodo in cui non può contare su tutti gli effettivi a disposizione.
Non hanno partecipato al test Mancosu che sta effettuando le cure per risolvere il problema di condropatia femoro rotulea, Benzar e Shakhov per affaticamento muscolare e Fiamozzi che sta effettuando un lavoro personalizzato e ne avrà per un bel po’ per ritornare abile e arruolabile dopo l’intervento di microdiscectomia per ernia discale.
Mancano 15 giorni all’esordio in Coppa Italia e poco più di tre settimane all’esordio in campionato a San Siro contro l’Inter e la squadra ha bisogno di essere ultimata ma sul mercato in questi giorni tutto tace tra trattative abortite e obiettivi sfumati e nell’attesa dei nuovi colpi del direttore Meluso, possiamo dire che le certezze della rosa giallorossa per ora vengono sia dal passato e volano sulle ali di un “Falco” salentino e si radicano in un centrocampo forte e ruvido grazie a Petriccione, Tachitsdis, Majer e Tabanelli, che dal presente con l’ottimo inserimento di Lapadula, in attesa di vedere all’opera Shakhov per ora attanagliato da noie muscolari.
Tutto è in divenire ma è certa una cosa: c’è entusiasmo, tanto, tantissimo, ed è una buona base per costruire grandi cose.
