Cronaca

Case popolari, il 14 febbraio tutti davanti al gup

LECCE- E’ il 14 febbraio la data fissata dal gup Edoardo D’mbrosio per l’udienza preliminare sulla vicenda delle case popolari a Lecce. È il giorno in cui i coinvolti nell’inchiesta condotta dai pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci dovranno comparire di fronte al giudice che deciderà su modi e tempi di un eventuale processo. Ulteriore passo dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura per 47 indagati, uno in meno rispetto alla conclusione indagini perché la posizione dell’ex sindaco di lecce Paolo Perrone, coinvolto per una presunta assegnazione illegittima di due alloggi, è stata stralciata. Una data a ridosso della discussione in Cassazione di alcune delle posizioni chiave nell’inchiesta che il 7 settembre scorso, con il blitz della guardia di finanza, aveva scatenato un terremoto giudiziario a palazzo carafa e in città. Il 12 febbraio infatti i legali dell’ex assessore Attilio Monosi e dell’ex dirigente Pasquale Gorgoni chiederanno ai giudici della Suprema Corta di rivedere la decisione del Tribunale del Riesame di lecce che aveva rigettato, per entrambi, la richiesta di scarcerazione. Il 7 febbraio invece sarà la volta di Pasqualini.

Tutti gli arrestati nel blitz sono ancora ai domiciliari nonostante le istanze presentate sia al Riesame che allo stesso gip Gallo, che ha firmato l’ordinanza sull’indebita assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in favore di soggetti non utilmente collocati in graduatoria e senza requisiti. Condotte che, secondo le accuse, sarebbero state messe in atto per acquisire consenso elettorale. Un’indagine cominciata nel 2012 con il lavoro dei finanzieri di Lecce dopo una serie di esposti con l’obiettivo di verificare la gestione delle pratiche di sgombero e di assegnazione delle abitazioni e la formazione delle graduatorie.

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