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Consorzi di bonifica, (ancora) in profondo rosso

BARI  – Centosessanta milioni di euro: a tanto ammonta il buco nei bilanci dei quattro consorzi di bonifica commissariati: Terre d’Apulia, Arneo, Stornara e Tara e Ugento Li Foggi. L’ultima ricognizione effettuata dal commissario Borzillo ha evidenziato solo una leggera contrazione del debito di una quarantina di milioni, frutto della rinegoziazione con i creditori.

Nel dettaglio: 62 milioni di euro è il debito complessivo del consorzio Stornara e Tara e che risulta ridotto di 12 milioni circa, 29 milioni è il debito per il consorzio dell’Arneo ridotto di 4 milioni, quasi 28 milioni di euro è il buco nei conti di Ugento Li Foggi, contratto di 70 mila euro.

Come detto il totale debitorio che fino al dicembre 2017 era di 180 milioni, ad oggi è sceso a 160 milioni di euro. Ma è ancora una voragine nei conti dei consorzi. Soprattutto perché di questi, 120 milioni sono il debito nei confronti della Regione Puglia che di falcidie non parla ancora. Altri 20 milioni, invece, sono crediti vantati dalla Regione Basilicata. Acquedotto Pugliese che di milioni doveva averne 9, ha rinegoziato accettando di riceverne solo la metà. Ci sono poi una schiera di imprese, società e professionisti che non hanno nessuna intenzione di concedere sconti e si parla di altri 20 milioni di euro. Come riusciranno, i Consorzi, a sanare questa voragine? Difficilmente con il tributo 630. I contribuenti totali sono 170mila, di questi solo il 35 percento ovvero 59.500 hanno pagato quanto dovuto. A breve, intanto, partiranno gli avvisi di pagamento coattivi. Al momento pendono 6 mila ricorsi conto l’avviso bonario recapitato nel 2015. Ecco perché, al momento, è stato possibile recuperare solo 15 milioni di euro fra tutti e 4 i consorzi. Troppo pochi. A sanare una parte dei debiti questi soldi non arrivano nemmeno, visto che il 60 percento viene impegnato per i lavori di manutenzione e il resto tra bollette e stipendi che per altro sono anche in ritardo. Di qui la decisione di bussare, ancora, alle porte della Regione. Nel 2017 lo stanziamento in favore dei consorzi è stato di 17 milioni di euro, nel 2018 di 12 milioni e per dicembre è già pronta la richiesta per il 2019: servono altri 15 milioni di euro, altrimenti la barracca si fermerà.

 

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