GALLIPOLI- Chi pensa che sia un retaggio del passato potrebbe sbagliarsi. Perché ad oggi, a.d. 2018, i titoli nobiliari resistono felicemente in mezzo a noi.
Riguarda una famiglia di Gallipoli una delle ultime sentenze (datata 3 febbraio 2018) del Tribunale nobiliare internazionale organo permanente della Corte Suprema di Giustizia nobiliare arbitrale di Bari. Ha riconosciuto alla signora Maya Domini e alle due figlie Paola ed Elena Renna, di 51 e 55 anni, nate a Mesagne e ad Asmara, capitale dell’Eritrea, “titoli e dignità nobiliari e cavalleresche ereditari”. E così d’ora in poi le tre donne potranno essere a tutti gli effetti considerate contesse e “Cavaliere Commendatore dell’Ordine Reale dell’Etoile de la Grande Comore (Ordine Dinastico non nazionale)”, creato nell’800 da un sultano dell’isola dell’Africa Orientale e titolo oggi utilizzato nelle Comore e in Madagascar.
Non solo, le tre signore possono fregiarsi dei “trattamenti e qualifiche d’onore di Donna, Eccellenza, Nobilissima, Sua Grazia” e hanno il “diritto a inquartare la propria Arma Familiare con lo Stemma del relativo Ordine Cavalleresco”. Il provvedimento della Corte arbitrale ha gli effetti di una sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria e la sua esecuzione è estesa a tutti gli stati aderenti alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958 sul riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze arbitrali estere.