Politica

Scintille nel Pd. Da Frontedem l’accusa di cordate interne per far cadere Emiliano

LECCE- Pd pugliese sempre più spaccato e spunta l’accusa di cordate interne per far cadere Michele Emiliano. Dopo la lettera delle polemiche, quella dei tre segretari provinciali di Lecce, Brindisi e Taranto che si sono detti “sconcertati dalle scelte del governatore”, risponde FronteDem, l’ala che fa capo proprio a Emiliano. Ed è durissima, specie contro il segretario leccese Ippazio Morciano, che viene accusato, ad esempio, di tener “spesse volte chiusa” la sede di via Tasso, impedendo al popolo democratico di “avere un luogo fisico in cui poter incontrare i dirigenti e gli eletti del partito”.

“La nota dei segretari – aggiunge FronteDem – appare un atto grave ed irresponsabile che sembra celare dei fini non direttamente dichiarati. Se il risultato che s’intende raggiungere, in questa già difficile e delicata fase politica, è quello di mettere in discussione la Presidenza della Regione, sarebbe più utile ed edificante porre il tema apertamente, assumendone fino in fondo tutte le responsabilità del caso”.

I tre segretari sono accusati anche di aver tenuto atteggiamenti diversi in seno all’ultima riunione di direzione regionale del partito, meno di una settimana fa. Si chiede, infine, a Morciano, visto anche l’appuntamento con le amministrative di giugno, di “farsi carico, sin da subito, della ricomposizione del clima politico attuale, attivando una discussione condivisa e costruttiva da svolgersi all’interno della sua sede naturale: la direzione provinciale”.

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