Politica

Marti: “non avrei forzato i miei per far cadere Salvemini, li ho lasciati liberi”

LECCE -“Li ho sempre lasciati liberi di scegliere come agire e ho sempre detto che non saremmo stati noi gli uomini della ghigliottina, quelli che avrebbero determinato il commissariamento della città“. Il senatore leghista Roberto Marti esordisce così nella conferenza indetta ad hoc a due giorni dall’annuncio del sindaco Salvemini: la sua nuova maggioranza si fonda su una stretta di mano con 3 dei 4 uomini di Marti.

Non chiudo le porte in faccia a nessuno, ho appreso di questa scelta mezz’ora prima della firma dell’accordo. Questo è l’unico aspetto che sento di dover contestare. Se lo avessi saputo con largo anticipo -precisa- comunque non avrei premuto per fargli cambiare idea, avrei solo chiesto di agire in modo diverso, in sinergia con gli altri, per risparmiargli una brutta figura“.

Poi aggiunge: “Adesso dobbiamo ricostruire il Centrodestra farci trovare pronti per il voto. A questo proposito intendo tornare a dialogare nuovamente con Delli Noci che rappresenta sempre e comunque una parte di elettorato del Centrodestra con il quale occorre ricongiungersi“. Alla richesta di chiarimenti su una sua presunta regia dietro l’accordo Salveminiano, Marti si affretta a precisare: “non c’è stato nessuno scambio di favori o altro né con il sindaco né con il suo vice“.

Non mi appartiene inveire contro qualcuno o parlarne male. Dietro la scelta dei miei però -chiosa- ci sono certamente altri consiglieri che avevano la stessa opinione, pur non rendendola così manifesta“. A buon intenditor, poche parole.

E.Fio

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