TARANTO – Si è svolta in tarda mattinata davanti alla Corte d’Assise di Taranto la conferenza stampa del Codacons nazionale rappresentata dall’avvocato Piero Mongelli. Il legale ha esposto le ragioni che hanno indotto il Codacons a chiedere il sequestro conservativo di circa 7 milioni di euro a garanzia dei danni che i cittadini Tarantini hanno subito dall’inquinamento della società Ilva.
Se la corte dovesse accogliere la richiesta si porrebbe un punto fermo per garantire ai cittadini che si sono costituiti parte civile, in caso di condanna degli imputati, il ristoro dei danni subiti. Non finisce qui.
Il Codacons Nazionale ha chiesto l’intervento sia dell’ antitrust italiana sia della commissione europea per subordinare il trasferimento della società Ilva alla società AM InvestCo all’effettivo svolgimento delle attività di bonifica che sulla base delle ultime decisioni sarebbero state prorogate al 2023.