Cronaca

Raggiravano anziani, spillando soldi: nei guai due messinesi in trasferta nel Salento

LECCE- Truffe nel Leccese e nel Brindisino, per un ammontare di 10mila euro nel giro di due giorni, nel novembre del 2015. A distanza di più di due anni, sono finiti nei guai due messinesi, accusati di truffa continuata e aggravata, perché commessa approfittando dell’età avanzata delle vittime.

In provincia di Lecce, i due uomini, con l’aiuto di un complice, hanno raggirato un 83enne: lo hanno incontrato nella piazza del paese, fingendo di chiedere informazioni su un presunto compaesano, destinatario di una grossa somma di denaro, lasciatagli in eredità. Uno dei malfattori, carpendo la fiducia dell’anziano, lo ha allettato promettendogli la dazione di una cospicua somma da consegnargli innanzi ad un notaio quale donazione, previa però consegna immediata nelle sue mani di denaro contante. L’anziano ha così prelevato in banca 5mila euro, a loro consegnati, e subito dopo i due si dono dileguati. Dalle telecamere di videosorveglianza dell’istituto finanziario si è potuto risalire all’auto con cui hanno agito. E gli accertamenti hanno condotto fino a Messina. Nella ricostruzione, si è appurato che il 46enne siciliano a cui l’auto era intestata era stato il giorno prima nel Brindisino, dove erano state riscontrate triffe con la stessa modalità, per altrettanti 5mila euro.

Idem nelle province di Bari, Latina, Chieti, Trapani, tra il novembre del 2015 e il gennaio del 2016. Il complice è un 33enne messinese. I due sono attualmente sottoposti a procedimento penale presso la Procura di Lecce.

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