Cronaca

ENEL compie 50 anni: in città spuntano manifesti contro la Centrale

BRINDISI  –   “Sono in arrivo nuovi filtri per le Centrali a carbone della tua città”. Una scritta bianca e sullo sfondo la Centrale di Cerano. Impossibile non accorgersi dei manifesti che campeggiano per le vie di Brindisi e che richiamano l’imminente processo ai Dirigenti dell’ENEL. Se ne contano almeno 8, tutti con lo stesso slogan.

A dare nell’occhio sono soprattutto i 6×3, come quelli affissi a ridosso del Parco ‘Cesare Braico e al Rione Cappuccini, oltre ai cartelloni di dimensioni ridotte che si incontrano percorrendo via Appia e viale Aldo Moro.

E’ mistero su chi possa averli commissionati, un mistero su cui indagano in queste ore gli agenti della DIGOS. Senz’altro, non si tratta di una campagna promozionale finanziata dalla società elettrica: più plausibile l’ipotesi di una forma di protesta che vuole lasciare il segno.

Non sceglie l’anonimato, invece, il Movimento del ‘No al carbone’ che nelle ultime settimane ha intensificato la propria azione di informazione sul tema della salute e dell’ambiente, partendo dal processo ENEL che si celebrerà a Brindisi tra una settimana.

‘12.12.12 siamo tutti parte offesa’, è lo slogan scelto dalle associazioni ambientaliste e per la salute allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso manifesti e attraverso il web. Una mobilitazione che assume un significato particolare nel giorno in cui ENEL compie 50 anni.

Ma per molti non c’è nulla da festeggiare. Green Peace’ ha, infatti, pubblicato i risultati di uno studio realizzato dall’Istituto olandese ‘Omo: sarebbero 366 i casi di morte prematura determinati annualmente dalle emissioni delle Centrali a carbone di ENEL in tutta Italia. E Brindisi guarda pensierosa a Cerano, che brucia carbone dal 1990.

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