Politica

Riordino, il M.R.S. a Manduria tra referendum e riforma del sistema

MANDURIA (TA)Da un lato, i cittadini di Manduria, che rivendicano il loro diritto di poter esprimere, sul tema del riordino delle Province, la propria volontà, il proprio pensiero, il proprio diritto di sentirsi salentino. Dall’altro, il Movimento Regione Salento che non crede alle ‘Provincette’, salvate o cancellate dal Decreto governativo e comunque svuotate da poteri, e che propone come unica ancora di salvezza per il territorio, la creazione del nuovo ente territoriale.

Se ne è parlato nella ‘città del Primitivo’, Aula consigliare, in un incontro organizzato dalla lista civica di Teo Giraldi e moderato Enzo Caprino, Direttore di “Casalnuovo-Il Giornale di Manduria”.

Al centro del tavolo, il Presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro che rifugge con forza, l’altrui convinzione che vuole la ‘Provincia Salento’, panacea dei mali del territorio.

La soluzione del Movimento:  quella di una Regione capace di riunire i 3 territori della rimpianta Terra d’Otranto, con meno livelli istituzionali, all’interno di una visione nuova, moderna, europea.

Manduria, spiegano Ghirardi, Caprino e alcuni spettatori, parte attiva nel dibattito, chiede comunque il referendum al Commissario prefettizio. L’assenza di un’Amministrazione ha tagliato fuori, in tal senso, la possibilità di chiedere l’accorpamento alla futura Provincia Brindisi-Lecce. Manduria, stretta dal ‘Baricentrismo’, come tutto il territorio, chiede di far parte del Salento. Un Salento, ammonisce Pagliaro, che deve però trovare ora la forza di fare un passo avanti. Nessuna elemosina. Il Salento, unito in un’unica Regione piena di poteri, deve avere la possibilità di camminare da solo.

Quello che propone il Movimento è una profonda riforma del sistema regionalistico italiano: alla base, non c’è solo il sentimento di appartenenza ad una storia e ad un territorio. Alla base c’è la voglia e la volontà di eliminare sprechi e privilegi ad una classe politica vecchia e arraffona.

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