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Otranto, la città ricca e la solitudine degli ultimi

OTRANTO- Non ha il tifo organizzato del Cerignola, ma sgomita, punta in alto, ha fame di vittoria. Otranto è la realtà più piccola a militare nel campionato pugliese di Eccellenza. E ce la mette tutta, trascinando al campo anziani, signore, bambini. È qui che la città dei supporter si ritrova, in una domenica qualunque di inizio primavera, quando la tramontana taglia le orecchie e mai come prima i biancoazzurri sfornano reti a più non posso. Da qui, la città sembra non avere problema di sorta. Se proprio lo si vuole trovare, qualcuno prova ad andare a ritroso, indietro, indietro, fino a chiamare in causa i Savoia. Per i più, i nodi di Otranto sono tutti qui, su questi spalti senza copertura, in un campo a cui rimettere mano.

Il resto? “Va tutto bene”, “ora ci daranno anche il porto”. Una cantilena dell’ottimismo. Non è uno scherzo militare in questo campionato, doversela vedere con le storiche Molfetta, Barletta, Trani, Gallipoli, Casarano. È inevitabile: stare in questa categoria dilettantistica significa che a Otranto la moneta circola. E così è, infatti: è tra i centri più ricchi, da anni si conferma al quarto posto in provincia per reddito medio pro capite, con 11.605 euro nel 2015 (dati Irpef), ben al di sopra rispetto alla media provinciale e regionale, che non arriva a 10mila euro.

Otranto che mira al turismo di lusso, in attesa di far suo il modello Briatore, di veder sorgere il porto che la Soprintendenza non voleva, di veder approdare qui il gasdotto Poseidon già bell’e autorizzato, mentre poco più a nord Tap fatica a trovare consensi. Otranto dai tanti cantieri, Otranto che dice sì a tutto, a tutto quello che molti chiamano “progresso”. Non si accorge, Otranto, però, di chi resta indietro. E lo sa chi con gli ultimi ha molto a che fare, come la Misericordia. La sede dell’associazione è a un tiro di schioppo dal campo sportivo. E mentre le signore qui si danno da fare, sembrano due mondi paralleli. Dopo il primo tempo, il risultato della partita si è rovesciato: i padroni di casa hanno perso 3 a 5. Ma agli otrantini va bene anche così.

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