LECCE – “La mobilità di Lecce è un diritto di cittadinanza, rimuovere il danno permanente arrecato dal filobus è uno dei miei impegni da sindaco“. Il candidato del centrosiunistra Carlo Salvemini arriva dritto al punto, e lo fa a bordo di quella che definisce “l’opera pubblica più grande della città al prezzo di 23 milioni di euro e al contempo il più grande fallimento dell’amministrazione, messo qualche mese fa nero su bianco“.
L’alternativa proposta da Salvemini è una Sgm pubblica e un’agenzia della mobilità per allargarla all’hinterland.
Tra i punti del suo programma di mobilità sostenibile rientrano anche quelle che definisce le “cinture verdi” di connessione intelligente, ossia tangenziale e circonvallazione da ripensare tramite un progetto di rivalutazione ambientalistica, e un piano parcheggi con nuovi metodi di pagamento con cellulare e bancomat su tutti i parcometri.
“Da sindaco -conclude Salvemini- chiederò la convocazione di un cda della Sgm per l’acquisto dei tre piani interrati della società Caiffa. Sarà un passaggio fondamentale per mettere a servizio della città i 1.100 posti auto nel parcheggio dell’ex Enel e di Piazza Tito Schipa“.