LECCE- Le strade impraticabili rendono difficile anche assicurare il servizio di assistenza sanitaria. E si registrano le prime aspre polemiche. Con una lettera di denuncia, il sindacato Fimmg dei medici in continuità assistenziale, si scaglia contro le ASL di tutta la Puglia. Per il segretario regionale Pietro Drago, “i direttori generali di tutte le ASL non hanno fatto nulla per garantire ai medici in servizio la possibilità di fornire in sicurezza un’assistenza adeguata al cittadino: si sono limitati all’invio di una nota protocollata, in cui si chiedeva di prendere contatto con Protezione Civile ed organi di sicurezza. Ma, nei fatti, i colleghi sono stati abbandonati a loro stessi. Ciò che sta accadendo è che viene messa a rischio l’incolumità di tanti colleghi che devono raggiungere le sedi di lavoro e devono fornire cure spesso a domicilio, in un momento per giunta ‘caldo’ come quello di epidemia influenzale. Non è di certo sufficiente dichiarare agibili (nei casi in cui avviene) le grandi arterie stradali, quando contemporaneamente deve essere in piena attività un servizio di cura che è capillare sul territorio. Fimmg Continuità Assistenziale Puglia intende denunciare questo abbandono, questo disinteresse da parte di amministratori. È necessario programmare con tutte le parti in causa l’ assistenza medica in caso di calamità (come quella che stiamo vivendo) senza attendere la prossima emergenza, per evitare altri martiri”.