CronacaEconomia

15 sfratti in un mese: sarà un gennaio nero per i leccesi

LECCE-  Sarà un gennaio nero per molte famiglie leccesi: almeno una quindicina gli sfratti in programma a segnare un inizio difficile del nuovo anno.  Si lavora di codici e ricorsi, ma al momento Comune e Arca Sud, proprietari degli immobili, puntano i piedi: quegli sgomberi si devono fare.
“Si insiste negli sfratti, nonostante i ricorsi pendenti e nonostante le impugnazioni anche dinanzi al Presidente della Repubblica”, dice Ivan Feola, avvocato che difende diversi inquilini. Così anche Giovanni Castoro, che nel difendere altri residenti ha anche scritto alla Procura. Le situazioni più critiche sono in via Manzoni, con due casi sulla stessa strada. Il primo è il caso di una signora che occupa un alloggio dal 2010 e la cui richiesta in sanatoria non è stata accolta. Il secondo riguarda una famiglia che per tre anni non è riuscita a pagare il canone e i cui arretrati ammontano ora a 7mila euro. Dopo tre mensilità non versate, scatta la decadenza dell’assegnazione.

“Ma Arca Sud – dice Feola – si è svegliata troppo tardi chiedendo gli arretrati tutti insieme. In più, il 30 gennaio, data dello sgombero, è previsto che le vengano sottratti i bambini, da allocare in strutture protette con rette in capo al Comune. Potrebbero benissimo lasciare lì la famiglia e farle pagare gli arretrati un po’ alla volta”.

In via Trento, invece, c’è il caso di un nipote che occupa la casa in cui viveva assieme ai nonni, nel frattempo deceduti. Ha chiesto la voltura, ma l’iter dell’istruttoria è durato tre anni e nel frattempo è sopraggiunta la nuova legge regionale che ha modificato i requisiti per l’assegnazione, che prima si avevano e ora non più.

In via Pistoia, invece, il 30 gennaio verrà sfrattato un 27enne che ha sempre vissuto lì nella casa assegnata alla mamma che però nel frattempo è andata a vivere altrove. Il ragazzo ha problemi di salute mentale e lavora saltuariamente. “Non si tiene conto dei casi di debolezza sociale di questi soggetti”, dicono gli avvocati. È una matassa intricata, soprattutto ora con le inchieste in corso della magistratura.

Intanto, dopo lo stanziamento dei fondi da parte della Regione nelle casse dei Comuni ad alta tensione abitativa, tra cui Lecce, Surbo e l’hinterland, stanno arrivando i soldi per il sostegno alle famiglie che hanno morosità incolpevoli e che possono chiedere un contributo economico.

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