SURANO- Questo è quello che resta del grande Mercatino dell’usato lungo la statale 275, nella zona industriale di Surano, dopo l’incendio che lo ha divorato per tutta la notte. Un rogo che ha distrutto buona parte, tranne quella antistante, dei due grandi capannoni della ditta RE.FRA. srl e che rischia di avere conseguenze ancora più gravi, trasformandosi in bomba ecologica: le fiamme, a causa delle alte temperature raggiunte, non hanno risparmiato la grande copertura in eternit che è in parte collassata, rendendo la restante pericolante e friabile, con concreto pericolo di dispersione di fibre di amianto. È per questo che sul posto sono giunti in mattinata anche i carabinieri del Noe di Lecce e sono stati allertati i Servizi Spesal e Igiene Pubblica del Dipartimento di prevenzione della ASL di Maglie. Si è in attesa ora di un sopralluogo congiunto, per valutare gli eventuali impatti ambientali e sanitari del rogo. Non solo questo, però. Sono stati incendiati diversi quantitativi di materiale elettronico, plastiche, oltre a legno e carta, tutto stipato all’interno del deposito per la vendita di beni usati. I vigili del fuoco hanno faticato tutta la notte, fino alla mattinata inoltrata, per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza la zona.
Non è esclusa la pista dolosa, ma al momento quella più accreditata riconduce ad un cortocircuito o ad un’anomalia nell’impianto elettrico. Le indagini sono portate avanti in maniera congiunta con i carabinieri della compagnia di Maglie. Ciò che è certo è che l’inferno di fuoco si è scatenato dopo la mezzanotte, raggiungendo il picco intorno alle 2. Per domarlo è stato necessario l’intervento di più squadre dei vigili del fuoco e di autobotti provenienti da Maglie, Lecce e Tricase. Alcuni oggetti sono stati recuperati, altri completamente perduti, quasi tutti lasciati in conto vendita dai proprietari. La conta dei danni è in corso. Ora, però, gli occhi sono puntati sulle conseguenze ambientali e sulla bonifica necessaria dell’amianto.
