LECCE- Solo 38 mila euro annui per la gestione di una sezione ad indirizzo Montessori in una scuola all’infanzia del Comune di Lecce. Lo stesso servizio era appannaggio di un consorzio sino al 30 giugno ma un mese prima una cooperativa di Bergamo protocolla a palazzo Carafa un’offerta pur non essendoci stata alcuna pubblicizzazione da parte degli uffici preposti per procedere ad una nuova convenzione. Alla scadenza la casualità vuole che il servizio per la la scuola all’infanzia , sia conferito proprio alla cooperativa lombarda.
Il gruppo comunale Lecce città pubblica avrebbe chiesto al direttore generale di Palazzo Carafa di richiamare la delibera e verificarne la legittimità. Alla base una serie di interrogativi malgrado la volontà di non mettere in discussione professionalità e diritti dalla cooperativa di Bergamo.
Ma come mai una società lombarda viene a conoscenza che vi era l’intenzione di procedere ad un nuovo affidamento del servizio ancora in essere? Perché un affidamento diretto e perché non avviare una procedura per coinvolgere anche altri potenziali pretendenti? Sono stati realmente scelti i criteri più convenienti per le casse di Palazzo di Città?