LECCE- Sono gli inquilini a dover pagare l’acqua e Arca Sud non può sopperire alle loro morosità. Una sentenza che riguarda un singolo caso, un condominio popolare leccese gestito da autogestione Cuneo, ma che costituisce un precedente per tutti i plessi di Arca Sud.
La sentenza arriva dal Tribunale di Lecce. Il giudice, dottoressa Pinto, ha stabilito che ad Arca Sud Salento, difesa dall’avvocato Luca Vergine, non può essere chiamato a pagare l’acqua degli inquilini morosi in qualità di proprietario dello stabile.
In questo caso la somma da corrispondere era di 128mila euro. Si tratta di consumi di acqua addebitati all’ente nel bilancio condominiale alla voce “dispersione idrica”. Ma in questo caso, la prova delle rotture di tubi o un difetto di manutenzione degli stessi non c’è. Il tribunale ha riconosciuto quindi la legittimità dell’azione di Arca Sud, ex Iacp, motivando la sentenza anche sotto il profilo della correttezza di iniziative intraprese per tutelare il patrimonio dell’ente e gli interessi dei singoli assegnatari. Viene contestata inoltre la modalità dell’auto gestione per la quale l’ente aveva, legittimamente quindi, revocato l’amministratore.
