CronacaPolitica

Acquatina, ora si muove la politica

LECCE- La Regione Puglia ha già pronta la delibera di giunta per approvare il protocollo su Acquatina; il Comune di Lecce, invece, dice di non volerlo firmare perché le sue richieste non sarebbe state accolte: insomma, dopo l’intervista rilasciata ai nostri microfoni dal rettore Vincenzo Zara, le reazioni non tardano ad arrivare. Prime risposte, dopo mesi di silenzio, su quell’opportunità mancata che per ora è il bacino di Frigole, su cui Telerama ha scelto di perseverare, raccontandone lo spreco e ponendo domande.
“Cinque mesi senza ottenere la firma sul protocollo per il rilancio, nonostante i solleciti, l’ultimo del 1’ aprile”, denuncia Zara. “Preciso che a me – replica Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo Economico – la mail del rettore non è mai arrivata. Il 12 aprile l’ha ricevuta il direttore del Dipartimento, Domenico Laforgia, e solertemente già stiamo procedendo alla delibera di giunta di approvazione del protocollo. Dunque, nessun ritardo dalla Regione, che da anni ha cospicuamente finanziato l’opera affidata in concessione all’Università. Opera che oggi deve essere necessariamente messa a frutto”.

Gli assessori comunali Gaetano Messuti (Lavori Pubblici) e Alessandro Delli Noci (Innovazione tecnologica e Politiche Comunitarie), presenti entrambi all’ultimo incontro convocato il 23 febbraio scorso, bollano come “inverosimili e inesatte” le dichiarazioni del rettore. “Quella di Zara – dicono – è una posizione assolutamente strumentale. In occasione della definizione del protocollo sottolineammo con forza la necessità di inserire, tra le finalità che fanno parte del regolamento relativo alla concessione del bacino, la possibilità di realizzare attività produttive, precondizione per noi. La Regione in primis prese l’impegno di verificare ciò presso il Demanio. Dopo un mese e mezzo di silenzi, l’Università ha inviato una mail nella quale integrava il Protocollo d’intesa ma senza accogliere le nostre richieste. A quale scopo e a quel titolo – ci chiediamo – dovremmo allora firmare questo documento? L’Università – aggiungono – non può limitarsi a fare orecchie da mercante salvo poi scaricare le responsabilità su altri”.

A pungolare la giunta di Palazzo Carafa è anche il consigliere Pd Paolo Foresio: “Cosa aspetta il Comune a firmare? Un ulteriore tentennamento sarà l’ennesima riprova di quella che per me è una certezza: il totale menefreghismo dell’amministrazione comunale verso tutto quello che riguarda le marine di Lecce”.

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