LECCE- Una situazione disastrosa, una gestione fallimentare che da circa un decennio ha portato le ferrovie sud est allo sfacelo. I tre commissari incaricati dal ministro alle infrastrutture graziano Delrio di far luce su tutti gli anni della gestione dell’ex amministratore Luigi Fiorillo, hanno presentato 100 pagine di relazione tecnica a firma del commissario Andrea Viero, che parlano di una voragine che ha inghiottito milioni e milioni di euro , a cominciare da un debito di 311 milioni, pochissimi dei quali destinati alla manutenzione dei mezzi o all’innovazione della rete su ferro e gomma che avrebbe dovuto rilanciare, da Bari al Salento, il trasporto pugliese.
Un dettagliato rapporto che fa tuonare il presidente del consiglio Matteo Renzi che in un Twitt commenta: nella vicenda squallida di Ferrovie Sud Est andremo fino in fondo. Abbiamo commissariato. E faremo pulizia totale. Il Sud cambia verso”.
La società Ferrovie del Sud Est è stata commissariata “in considerazione della grave situazione finanziaria. Del rio aveva chiesto “una dettagliata documentazione anche per valutare un’azione di responsabilità” nei confronti di chi si è reso responsabile di un clamoroso spreco ai danni degli utenti e dell’intero sud. I numeri raccontano di consulenze d’oro, che in un decennio superano i 132 milioni di euro, per un’azienda pubblica che ne incassa circa 150 l’anno, incarichi esterni, esternalizzazioni. Luigi Fiorillo, amministratore il 2006 e il 2012, ha raggiunto un compenso di 13 milioni 750 mila euro. Dettagliati anche i dati sui costi delle forniture, le consulenze legali e le polizze assicurative.
È stata una via crucis anche mettere insieme i dati, dicono i commissari, e riuscire a ricostruire la reale portata del buco, a causa del caos totale in cui versava ormai l’azienda con sede a Bari e che conta 1300 dipendenti. Dati che sono a disposizione di tutti, pubblicati, per chi fosse curioso, sul sito web del ministero alla pagina ‘Comunicazioni/News’, con la parola chiave Sud est.