LECCE- Spari all’alba, spari in pieno giorno e ancora spari in serata. 36 ore di fuoco e si ripiomba nella paura. In un giorno e mezzo, tre episodi. Sono tanti, ma soprattutto sono pericolosi se, come nel caso del conflitto a fuoco in via Pistoia, a Lecce, chi spara lo fa in mezzo alla gente, in pieno giorno.
Su questo episodio sta indagando la Squadra mobile della Polizia, che è sulle tracce di chi era a in sella allo scooter e, pare, abbia esploso i colpi per primo, e chi invece, a bordo della Mercedes Classe A, ha risposto al fuoco. Il cerchio intorno ai responsabili si sta chiudendo. In queste ore gli agenti stanno visionando le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza del supermercato IperMac, vicinissimo al luogo in cui sono stati esplosi i colpi di pistola calibro 7,65, lo stesso tipo di arma usata all’alba di sabato per ferire, nel vicino piazzale Cuneo, Attilio Salvini. Il 31enne, noto alle cronache per fatti legati alla droga, è stato colpito da una pallotta al piede e poi, ferito, ha raggiunto l’androne del proprio palazzo e vi si è rifugiato. Anche in questo caso indaga la Polizia.
Sono invece i carabinieri ad occuparsi dell’ultimo ferimento in ordine di tempo in questo fine settimana: quello di Alessio Rizzello, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla gamba. Il 39enne d porto cesareo è noto, oltre che per fatti di droga, per essere stato colui che, con le proprie dichiarazioni, portò all’arresto di Vincenzo Tarantino, accusato del duplice omicidio di Porto Cesareo in cui morirono i coniugi Ferrari-Parente.
I carabinieri stanno cercando riscontri al racconto del ferito, che si è recato da solo al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino per essere medicato. Sono stati i medici a chiamare i carabinieri, ai quali Rizzello ha detto di essere stato ferito mentre camminava lungo la Torre Lapillo-Torre Colimena, da un uomo arrivato in auto. Gli investigatori vogliono chiarire parti del racconto della vittima, che sembrano, al momento, poco chiare, e verificarne la veridicità.
