BRINDISI – É stata disposta l’autopsia sul corpo di Cosimo Zullino, il pensionato di 70 anni ucciso dal figlio Alessandro, di 41 anni, nella villetta di famiglia in via Dei Sarti a Brindisi. L’esame condotto dal medico legale Domenico Urso, secondo gli inquirenti, rappresenta una formalità: le cause del decesso appaiono evidenti, l’uomo è stato colpito con più fendenti in organi vitali.
Il delitto ha scosso la quiete di una strada appartata alla periferia della città. Alessandro Zullino, in cura presso i servizi psichiatrici, avrebbe agito in preda a un raptus, impugnando un coltello da cucina e colpendo il padre davanti agli occhi della madre.
Resta da chiarire cosa abbia innescato la furia omicida. I carabinieri stanno cercando di ricostruire il movente, ascoltando vicini e familiari. Subito dopo l’accaduto, il 41enne si è presentato spontaneamente in caserma, senza fornire spiegazioni. È stato quindi trasferito nel carcere di via Appia, in esecuzione di un provvedimento di fermo firmato dal pm di turno, Livia Orlando.
La vicenda ha destato sgomento non solo nel quartiere Sant’Elia, ma anche nei luoghi frequentati dall’indagato. In tanti hanno descritto Alessandro Zullino come una persona “innocua”, sottolineando di non aver mai raccolto confidenze su contrasti con il padre.
