LECCE – Ha ufficialmente preso il via la solenne undena in onore dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, patroni della città e della Chiesa di Lecce: momento simbolico è stata la benedizione della statua realizzata per la prima “peregrinatio orontiana” nelle marine della diocesi, che si è svolta al termine del pontificale dell’Assunta in Cattedrale presieduto dall’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta.
Dura, infatti, undici giorni la preparazione prossima alla solennità leccese, in memoria del tempo trascorso in carcere dal protomartire e primo vescovo di Lecce, Oronzo. La tradizionale undena, che da stasera si celebrerà ogni giorno alle 19 fino al 25 agosto, si arricchisce quest’anno di una significativa novità: la “peregrinatio orontiana” o undena itinerante.
Domani pomeriggio 16 agosto il parroco della cattedrale, don Vito Caputo, si recherà con la nuova statua a San Cataldo, dove sarà accolto dal parroco don Corrado Serafino nella chiesa parrocchiale. Da qui partirà la processione verso la darsena, dove giungerà la barca con a bordo don Antonio De Nanni, amministratore parrocchiale di Torchiarolo per partire, se il mare lo consentirà, alla volta di Torre San Gennaro, il pellegrinaggio della statua di Sant’Oronzo proseguirà a Lendinuso, Casalabate, Frigole, San Foca, Torre dell’orso, per poi far ritorno a San Cataldo il 23 agosto.
Così don Vito Caputo, parroco della cattedrale, spiega la scelta compiuta dall’arcivescovo di istituire quest’anno la peregrinatio itinerante: “Da un lato, la costatazione che in agosto la città si svuota e tanti Leccesi si riversano nelle località di mare. La seconda esigenza è sulla scia della ‘Chiesa in uscita’, vale a dire, il tentativo di portare la Bella Notizia laddove le persone, le famiglie e le comunità vivono d’estate. E di portare la festa patronale della nostra Chiesa diocesana in mezzo a loro”.