BRINDISI – In città si riaccende il dibattito sull’esternalizzazione dell’asilo nido comunale CEP Paradiso, l’ultimo rimasto a gestione pubblica in città. La delibera n. 249 approvata dalla Giunta Comunale il 27 giugno 2025 ha confermato l’intenzione di affidare la sezione lattanti a una cooperativa privata a partire da settembre 2026.
La decisione ha suscitato una forte reazione da parte delle famiglie, che denunciano la mancanza di trasparenza e coinvolgimento nel processo decisionale. Secondo quanto riportato, il Comune ha previsto il pensionamento di un’educatrice senza sostituzione, la ricollocazione del 50% del personale educativo in uffici amministrativi e l’impiego parziale del coordinatore del nido in attività d’ufficio.
I genitori temono che queste misure compromettano la qualità del servizio, la continuità didattica e la sicurezza dei bambini. “Con chi rimarranno i nostri figli?”, si chiedono in una lettera aperta, sottolineando che il rapporto educatrice-bambini previsto per legge non potrà essere rispettato con l’organico ridotto.
Inoltre, viene criticata l’assenza di un confronto pubblico e di un’analisi comparativa dei costi tra gestione comunale e affidamento esterno.
La mobilitazione cittadina non si è fatta attendere: sono state raccolte oltre 5.000 firme, organizzati presìdi e assemblee, ma finora le richieste di dialogo sono rimaste inascoltate.
L’asilo nido Paradiso, attivo dal 1981, ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per le politiche dell’infanzia a Brindisi. La sua possibile esternalizzazione segna un passaggio cruciale per il futuro dei servizi educativi pubblici in città.