LECCE – Si chiamano palazzine INCIS, Sono quelle volute dall’Istituto costituito nel 1924 dal governo Mussolini con l’obiettivo di costruire, ed in via eccezionale acquistare, edifici da assegnare in locazione ai dipendenti civili e militari dello Stato, dando priorità ai dipendenti con minore stipendio. A Lecce, in viale Gallipoli, ne vennero realizzate 4 negli anni Trenta. Ma ora le esigenze sono cambiate. I condomini chiedono l’installazione di 4 ascensori, uno per ogni scala.
Ma la strada è in salita. Lo spazio è assai ristretto. Appare quasi impossibile riuscire a realizzare un normale ascensore. Come testimoniano le immagini girate nella scala D del complesso immobiliare diventa oggettivamente complicato risolvere questo rebus. L’amministratrice del condominio Alessandra De Leo ha contattato numerose aziende del settore per individuare una soluzione ad hoc. Si era pensato anche ad una sedia montascale per superare i primi sette gradini per arrivare al piano terra per poi far partire da lì un mini ascensore. Ma sia i tempi di percorrenza per salire e scendere fino al secondo piano e sia i costi previsti per realizzare l’intera opera (si parla di circa cinquantamila euro) rischiano di scoraggiare questa ipotesi.
Ad ogni buon conto, di comune accordo con Arca Sud, proprietaria di parte degli immobili, si sta cercando di individuare una soluzione tecnica per risolvere il problema. Nei prossimi giorni è prevista un’assemblea di condominio per fare il punto della situazione. Non tutti, a dire il vero, sono favorevoli alla realizzazione di un ascensore. Uno schiaffo ai fragili e alle persone anziane che vivono da sequestrati in casa.