FASANO – La diffusione del batterio della Xylella fastidiosa ha devastato migliaia di ulivi secolari, modificando profondamente il paesaggio e l’economia agricola del Salento. Tuttavia, la natura ha dimostrato una straordinaria capacità di resilienza, e oggi il territorio sta vivendo una rinascita inaspettata grazie agli ulivi resistenti.
Recenti studi condotti dal Parco Regionale delle Dune Costiere hanno evidenziato un fenomeno sorprendente: centinaia di ulivi, precedentemente colpiti dalla Xylella, hanno iniziato a riprendersi spontaneamente, tornando a produrre olive e olio di qualità superiore. Questo processo naturale, ancora oggetto di approfondite ricerche, suggerisce che alcune piante abbiano sviluppato una forma di resistenza al batterio, permettendo loro di sopravvivere e prosperare.
Il Parco delle Dune Costiere, situato tra Ostuni e Fasano, ha avviato un progetto di monitoraggio degli ulivi resilienti nelle campagne di Galatone e Collepasso, nell’ambito del programma internazionale SusAgri, che coinvolge anche Albania e Montenegro. Durante una visita sul campo, i tecnici del Parco e i partner internazionali hanno osservato da vicino le piante che stanno mostrando segni di ripresa, raccogliendo dati preziosi per comprendere meglio il fenomeno.
Il direttore del Parco, Michele Lastilla, ha dichiarato che è fondamentale uscire dalla logica dell’emergenza e investire nella convivenza con la Xylella, piuttosto che nella sua eradicazione totale. Questo approccio potrebbe rappresentare una svolta per l’agricoltura salentina, favorendo la diffusione di pratiche sostenibili e innovative.
Oltre al Parco delle Dune Costiere, altre realtà locali stanno sperimentando tecniche di gestione sostenibile degli ulivi. La rinascita degli ulivi resilienti rappresenta un segnale di speranza per il Salento, dimostrando che la natura, se supportata da interventi mirati e sostenibili, può trovare soluzioni sorprendenti anche di fronte alle sfide più difficili.