BRINDISI – La maggioranza di centro destra ha deciso di mettere da parte le polemiche degli ultimi mesi per mostrarsi compatta al cospetto del consiglio comunale riunito per discutere sulla mozione di sfiducia presentata proprio dalle opposizioni.
Tra l’altro, delle tredici firme apposte sotto la mozione quella di Roberto Quarta di fatto è servita solo a far giungere il documento all’esame del consiglio, visto che proprio Quarta ha dichiarato di non voler staccare la spina all’amministrazione-Marchionna.
Nei loro interventi, gli esponenti del centro sinistra hanno elencato tutti i punti su cui, a loro parere, l’azione della guida cittadina è stata insufficiente rispetto a ciò che era stato annunciato in campagna elettorale.
Si va dagli strumenti urbanistici non approvati alla gestione della società partecipata, per giungere alle politiche del lavoro ed a quelle legate ai rapporti con i grandi player presenti nel territorio con propri insediamenti produttivi.
Ma questi interventi, alcune dei quali molto dettagliati, non hanno scalfito la tenuta della maggioranza, anche se in tanti presumono che possa trattarsi di calma apparente, tanto più perché resta irrisolto il problema delle richieste di rimpasto formulate da Fratelli d’Italia e dai Moderati. Entrambi chiedono il rientro in Giunta dell’ex vice sindaco Oggiano e dell’ex assessore Loiacono. Argomento sul quale non ci pare che ci sia un atteggiamento possibilista da parte del primo cittadino.
Insomma, oggi è stato sancito il fatto che nessuno – forse neanche le opposizioni – vuole tornare a casa e che l’esperienza amministrativa in carica resterà al suo posto. Poi ci sarà tempo per riprendere a litigare, con la speranza che a questo si aggiunga anche una azione concreta per affrontare e risolvere i problemi più gravi con cui è costretta a lottare la cittadinanza brindisina.
