LECCE – “Tutti dicono che è bella, bella, bella, ma non si risolve nulla. Qualcuno ORA si svegli!”. ContinUano a levarsi polemiche e proteste per le disastrate condizioni in cui si trova la Chiesa di S. Giovani Battista a Lecce, meglio conosciuta come Basilica della Madonna del Rosario. E ora, in pressing, scende in campo anche il Rettore della Basilica del Rosario, don Giancarlo Polit. La facciata barocca della splendida Chiesa seicentesca che si scorge dopo qualche decina di metri dall’ingresso a Porta Rudiae, infatti, è ancora ingabbiata, in attesa di un intervento che non arriva mai. Dimenticata e bistrattata. Coperta da un’orribile impalcatura in acciaio. Un pugno nello stomaco per quanti, turisti in testa, decidono di andare a visitarla.
“Mi aspetto – ha spiegato don Giancarlo Polito – che si inizino subito i lavori di restauro, iniziati nel 2017 e che sarebbero dovuti terminare nel 2019”. Ma non finisce qui. Accedere alla Basilica è un’impresa soprattutto per le persone più fragili. “Anziani e malati e disabili hanno grande difficoltà a salire i gradini”. Identica richiesta venne avanzata cinque anni fa dal Comitato popolare Nuova Rudiae. Ma il silenzio regna sovrano.
Sotto accusa finisce inevitabilmente la Soprintendenza archeologica, Belle arti e paesaggio di Lecce, Brindisi e Taranto. L’inerzia dell’organo periferico del Ministero della Cultura è sotto gli occhi di tutti.”Qual è la mia richiesta? Che la Soprintendenza si interessi un po’ di più della questione visto cheperaltro si trova pure a due passi dala Chiesa”. Un sos che si spera possa essere immediatamente raccolto tanto più che all’intenro della Basilica giacciono le spoglie di don Ugo De Blasi, il monsignor in odore di santità.
“Il mio desiderio più grande – conclude don Giancarlo Polito – è quello di rivedere questa bellissima basilica ritornare a splendere”.
