PORTO CESAREO – La Corte d’Appello penale di Lecce ha confermato la sentenza del Tribunale del 2021 pronunciata nel processo relativo a presunti abusi edilizi e paesaggistici che sarebbero stati commessi a Porto Cesareo da Bacino Grande s.r.l. nella persona di Luigi Marzano, legale rappresentante della società, nell’area dello stabilimento balneare gestito dalla stessa.
Accogliendo le tesi degli avvocati Pier Luigi Portaluri e Maria Gabriella Mastrolia (difensori di Luigi Marzano), dell’avv. Francesco Calabro (difensore del progettista arch. Lorenzo Spagnolo), e degli avv.ti Pietro e Antonio Quinto (difensori dell’arch. Tarcisio Basile, dirigente del Comune di Porto Cesareo), la Corte d’Appello ha anzitutto dichiarato prescritta l’ipotizzata violazione paesaggistica che era stata contestata con riguardo all’area coperta dedicata alla ristorazione.
Inoltre, la Corte d’Appello ha preso atto dei permessi di costruire in sanatoria ottenuti dalla società con riferimento alle camere realizzate nella zona retrostante lo stabilimento.
Il Giudice penale, infine, ha pronunciato l’assoluzione per il reato paesaggistico contestato sempre relativamente a quelle camere: Bacino Grande aveva infatti nel frattempo ottenuto dalla Soprintendenza l’accertamento della compatibilità paesaggistica del manufatto.
Come sottolineano gli avv.ti Portaluri, Mastrolia e Calabro, si definisce così una vicenda iniziata nel 2017 col sequestro delle camere, la cui realizzazione era stata pertanto bloccata sino alla conclusione del processo davanti al Tribunale, cioè sino al 2021.
