BARI – Nel centrosinistra la partita per la scelta del candidato alla presidenza della Regione sembra essere chiusa.
Sarà uno fra Antonio Decaro e l’uscente Michele Emiliano. Il primo, lasciata la poltrona di sindaco di Bari e spinto da 500mila preferenze, è approdato al parlamento europeo. La domanda è: rinuncerà a Bruxelles per un rientro anticipato in Puglia per candidarsi alla presidenza della Regione?
Per ciò che riguarda invece il presidente uscente, qualora ci fossero le condizioni politiche e soprattutto normative, potrebbe tentare il ter.
O l’uno o l’altro. Insomma si profila un’altra staffetta fra i due, come è già stato per il Comune di Bari.
Nell’altro schieramento – quello di centrodestra – invece, un elemento che unisce partiti e movimenti è la volontà di chiudere presto la partita e trovare la convergenza su un candidato e su programmi condivisi per evitare candidature last-minute.
Il nodo, ora, resta il candidato presidente. Di nomi ne circolano già da un po’. Ci sono quelli di esponenti di Governo: il sottosegretario alla presidente del Consiglio Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla Salute e coordinatore pugliese di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato. E c’è anche il sottosegretario alla Giustizia, l’avvocato Francesco Paolo Sisto.
Forza Italia, come ha ricordato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha un nome da presentare sul tavolo.
C’è poi anche il nome dell’eurodeputato Francesco Ventola, già capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e vicino al ministro Fitto. E quello di Filippo Melchiorre, vice presidente della Commissione Finanze di Palazzo Madama, uno dei fondatori di Fratelli d’Italia
Nella rosa dei nomi ci sono anche degli esterni, figure note sul territorio regionale e fra questi c’è Massimo Ferrarese, commissario dei Giochi del Mediterraneo.
