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Brindisi, dopo il calcio cala il sipario anche sul basket

BRINDISI – Adesso si possono spegnere le luci e può calare il sipario sulla stagione sportiva del capoluogo brindisino che rimedia due pesanti retrocessioni; una nel calcio, dove la squadra tornata in terza serie dopo 33 anni è scivolata giù, nell’apatia di una stagione orribile culminata col ritorno in D, e l’altra nel basket dove Brindisi è stata protagonista della massima serie da 12 anni.

Ieri infatti la New Basket Brindisi già retrocessa in serie A 2 ha chiuso con una sconfitta il campionato perdendo a Brescia per 94-75 con i parziali di 22-20; 25-19; 22-21; 25-15.

Adesso è tempo di riflessioni ma se nel basket il quadro appare chiaro, perché la società del presidente Marino è solida ed ha le idee limpide come l’acqua di fonte, nel calcio è tutto un rebus.

La New Basket dove soltanto raccogliere i cocci e proiettarsi alla costruzione del prossimo progetto sportivo da sviluppare nella prossima stagione in cui si ritroverà nel torneo di serie A2 che cambierà formula e diventerà a girone unico da 20 squadre, dove dovrebbe ritrovare Nardò basket che in questo periodo si gioca la permanenza nel girone salvezza, ma troverà anche società che sono mostri sacri del panorama nazionale della pallacanestro come Udine, Trieste, Fortitudo Bologna e Cantù, sarà un torneo altamente affascinante quanto la A1 dove Brindisi proverà a tornare.

Per il Brindisi calcio invece, al momento, tante ombre con l’unica certezza che se si riuscisse a ripartire dalla D, con una nuova società, si partirebbe per ora da meno 6 punti e potrebbero ancora arrivare nuove penalizzazioni.

C’è silenzio e si attende di capire se una delle tre trattative, che sembrano esserci, può concretizzarsi.

C’è la pista che conduce nella Capitale, con una cordata di imprenditori capitolini, poi c’è l’altra che porta all’imprenditore tedesco Peter Dohlich e infine quella che porta a Rinaldo Zerbo, ex dirigente dell’Alessandria, che avrebbe presentato una proposta di acquisto alla famiglia Arigliano.

Adesso a bocce ferme, in entrambi i campionati, si può pensare al futuro.

L’importante che il futuro ci sia anche per il calcio, sul basket non ci sono dubbi, la Stella del Sud tornerà a brillare.

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