PUGLIA – In attesa del decreto mille proroghe, tradizionale provvedimento di fine anno che allunga i tempi per norme, versamenti e discipline di ogni genere, occhi puntati sulla Riforma delle Pensioni. L’obiettivo prioritario del governo Meloni è quello di garantire la flessibilità di uscita dal mondo del lavoro, mantenendo attiva l’opzione agevolata riservata alle donne e alle categorie svantaggiate con una uscita graduale da Quota 103. Per questo si guarda con grande attenzione alla Legge di Bilancio 2024 che nei piani di Palazzo Chigi dovrebbe essere completata entro l’anno.
Nel frattempo, dal 1° gennaio 2024 è previsto l’adeguamento delle pensioni all’inflazione pari al 5,4% in più.
Verranno rivalutate al 100% le pensioni fino a 4 volte il minimo. Per gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo, invece, l’indicizzazione sarà all’85% per poi scendere gradualmente.
Per il 2024 resta in vigore anche la cosiddetta Pensione Precoci, per la quale occorrono 41 anni di contributi ma senza soglia anagrafica.
Viene confermata la super-rivalutazione per le pensioni minime di coloro che hanno compiuto 75 anni. Limitati alle pensioni d’oro (sopra 10 volte il minimo) i tagli alla rivalutazioni delle pensioni, con indicizzazione ferma al 22%.
Quanto alle pensioni di reversibilità, il provvedimento dei giudici della Corte Costituzionale l’Inps rivaluterà e riesaminerà d’ufficio i trattamenti pensionistici interessati, laddove l’importo delle trattenute abbia superato l’ammontare dei redditi aggiuntivi annuali di riferimento. Si procederà anche a riconoscere gli arretrati e gli interessi legali e/o la rivalutazione monetaria, nei limiti della prescrizione quinquennale.