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Fine scempio mai, in piazza Italia devastata anche la sede della Lilt: la rabbia di Serravezza

LECCE – Uno scempio, una coltellata che squarcia ancora una volta il cuore della città. Piazza Italia, colonnato dello storico palazzo di fronte al Monumento ai caduti, che riappare dopo la rimozione del cantiere che per mesi ha nascosto un orrore fatto di immondizia, tende da campeggio, bottiglie di birra e vino, rottami di biciclette, coperte sudice, siringhe, escrementi. E che ha permesso a senza fissa dimora, spacciatori, e figli dell’inciviltà e di notti brave di appropriarsi della sede della LILT, per vandalizzarla, usarla per bivaccare, per ridurla ad una discarica. In una sola parola per distruggerla, come si può ben vedere dalle immagini. Lo sgomento ed il dolore sono tutti negli occhi e nelle parole del dottore Giuseppe Serravezza, presidente dell’associazione per la lotta ai tumori, che in questa sede, insieme ai volontari, ha offerto cure e sollievo a chi soffre

Tanti gli appelli, tante le richieste indirizzate al comune ed a tutte le istituzioni per far invertire la rotta, per far sì che quel luogo di cura e sollievo fosse preso in considerazione, fosse tutelato. Ma niente, tanto che proprio quattro mesi addietro venne presa la decisione di chiudere temporaneamente la struttura e trasferirsi nelle altre sedi presenti nella provincia di Lecce.

E adesso, proprio all’indomani del blitz con cui la polizia ha allontanato chi sotto a quel porticato continuava a viverci tranquillamente, l’amara scoperta di quanto fatto all’interno degli ambulatori, da dove è stata portata via financo una fotocopiatrice. Resta il dolore, resta l’amarezza. Ed un sipario sull’incuria che continua a rimanere alzato.

 

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