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Alta velocità, Pagliaro: “Mentre Bari corre, il Salento resta su un binario morto”

LECCE- Da Bari a Napoli in 2 ore e 40 minuti, da Bari a Roma in 3 ore, sui treni ad alta velocità. L’annuncio dato nei giorni scorsi da Rete ferroviaria italiana ha finito per innescare nuove polemiche legate al tentativo di marginalizzare il territorio salentino.
“Mentre Rfi celebra una nuova tappa di avvicinamento all’obiettivo di dicembre 2024 con l’attivazione del tracciato Caserta-Cancello – denuncia l consigliere regionale Paolo Pagliaro – il Salento continua a restare tagliato fuori dall’alta velocità ferroviaria e dal corridoio europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo, finanziato in parte con fondi del Pnrr”.
Ancora una volta il territorio salentino viene dimenticato dai vertici dlele ferrovie italiane. “Vengono negati collegamenti veloci ed efficienti per chi viaggia in treno da Lecce, Brindisi e Taranto – accusa Pagliaro – e il Tacco d’Italia rimane spezzato in due, dimenticando che l’Italia comincia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari. Un’ingiustizia che non limita soltanto il diritto alla mobilità dei salentini ma anche dei tantissimi turisti che scelgono questo lembo di terra per le loro vacanze, e che si ritrovano di fronte a servizi di trasporto arretrati”.
Nel mirino finisce il doppiopesismo della Regione nella programmazione della rete dei trasporti. “Da anni – spiega il consigliere regionale – rivendichiamo il diritto all’alta velocità per connettere la nostra terra al resto d’Italia e d’Europa, ma dalla cabina di regia regionale si continua a fare orecchio da mercante e a concentrare investimenti e risorse su Bari, in ossequio ad una strabica e arrogante visione Bari-centrica che penalizza e mortifica gli altri territori, trattati alla stregua di periferie dell’impero”.
Pagliaro torna a bomba sulla questione e chiede a gran voce al presidente della Regione Emiliano di dare attuazione alle sue due mozioni per l’estensione dell’alta velocità fino a Lecce, approvate in Consiglio regionale. “È un impegno preciso – dice – che non può continuare ad essere disatteso, e che mette nero su bianco le richieste del territorio salentino, urlate nella grande manifestazione del febbraio 2021 davanti alla stazione di Lecce”.
C’è spazio anche per una stilettata al commissario straordinario di governo Roberto Pagone, direttore degli investimenti per il Sud Italia di Rfi che si dichiara orgoglioso, da pugliese, dei passi in avanti per il completamento dell’alta velocità Bari-Napoli, dimenticando le sue origini leccesi. “Da salentino – accusa Pagliaro – dovrebbe sentirsi invece umiliato e infuriato come lo siamo noi, perché mentre Bari corre a tutta velocità, Lecce e il Salento vengono lasciate sul binario morto di collegamenti ferroviari antiquati”.
Ma la battaglia continua, perché questo territorio merita rispetto e rivendica dignità, al di là di qualunque colorazione politica.

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