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Falcone: “Con il Napoli serve il 110%, un gol potrebbe sbloccarci”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Il periodo per il suo Lecce non è per niente positivo, ma Vladimiro Falcone fresco di convocazione in Nazionale maggiore, nonostante i 5 k.o. di fila è fiducioso sulla possibilità di una pronta reazione della squadra e questo a partire dal prossimo impegno casalingo con la prima della classe, il Napoli: “I tifosi pensano che la squadra non ci sia più e che abbiamo un po’ mollato, ma vi assicuro che non è così. In allenamento -ha dichiarato l’ex Cosenza- vedo la squadra e tutti i ragazzi andare a tremila. In partita stiamo un po’ mancando, è vero, siamo i primi ad essere dispiaciuti, ma ricette magiche non ci sono. Dobbiamo lavorare sodo per uscire tutti insieme da questo periodo. È normale i tifosi siamo arrabbiati con noi. Speriamo che già da venerdì si possa ripartire”.

IL SOGNO  – La convocazione in azzurro del c.t. Roberto Mancini gli ha regalato, però, un dolce sorriso: “Sono molto soddisfatto per la convocazione in nazionale, non me la aspettavo ed è stata una grandissima esperienza. È solo grazie al Lecce se sono arrivato in azzurro: spero non sia l’ultima, ma che sia l’inizio di tante altre”. 

IL COLLEGA MERET – Il portiere del Napoli Alex Meret, prossimo avversario dei giallorossi, era con lui in Nazionale, ma non hanno parlato della gara del “Via del Mare”: “Con Alex non abbiamo parlato di questa partita. Ci abbaino scherzano. Occhio a Lecce tira vento (sorride, ndr). Il Napoli ha  grossi campioni e per me gioca il miglior calcio in Europa”.

W. Falcone, portiere Lecce (foto P.Pinto)

TROPPO GIOVANI – La squadra giallorossa è una delle più giovani della serie A, ma per Falcone, 28 anni  da compiere il prossimo 12 aprile, questo aspetto non sta condizionando il rendimento in campo: “Secondo me l’età non incide, abbiamo giovani bravi e intelligenti. Abbiamo comunque gente di esperienza, non credo sia questo. Forse lo stacco col Verona ci fa stare un po’ tranquilli e questo inconsciamente ci toglie convinzione. Come anche il fatto di non andare in gol. Parliamo tanto col mister e i ragazzi sanno che dobbiamo tornare a quello che sappiamo fare. Dobbiamo uscirne tutti insieme per regalare questa gioia ai tifosi”.

PROVVIDENZIALE – Trentatre  reti incassare in 28 gare disputate  e la sua è una grande stagione: ”Purtroppo non ne faccio di miracoli. So di essere stato importante fino ad ora, ma non posso caricar tutto sulle spalle: prima o poi il gol ce lo possono fare. Abbiamo bisogno di più convinzione in attacco. È un momento in cui i ragazzi si abbattono inconsciamente perchè non segnano“.

L’EMPOLI – Poi, un piccolo passo indietro sull’ultimo k.o. del Castellani, 1-0 finale, con l’Empoli: ”Anch’io ho visto i miei compagni nel secondo tempo meno convinti del primo. Siamo calati vistosamente, non so perchè. Non puoi avere tra i due tempi un calo ingiustificabile. Probabilmente non aver fatto gol il primo tempo ci ha scoraggiati. Voglio pensare sia così: se ci sono altri fattori è preoccupante. Io non sono preoccupato più del dovuto perchè vedo i ragazzi dare il massimo in allenamento”.

SERVE IL GOL – La gara d’andata ha regalato un punto ai giallorossi: al “Maradona “è finita 1-1”, ma adesso testa a venerdì perchè in casa Lecce serve una “scossa”: “All’andata abbiamo fatto una grande partita. Questa volta giochiamo con uno stadio giallorosso, speriamo di riprendere l’impresa. Non penso un gol abbia la bacchetta magica, ma penso possa aiutare tanto la squadra. È quello che ci manca, può sbloccarci mentalmente”.

 

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