LECCE – Approvato il piano comunale delle coste di Lecce.
Dibattuto, al centro di mille polemiche, accusato di essere stato elaborato non nell’interesse di tutti, innovativo dal punto di vista del dibattito pubblico e della partecipazione, il piano ora è definitivo.
L’opposizione ha cercato di rimandare la votazione, chiedendo di far tornare il piano in commissione per ulteriori approfondimenti.
Il piano ha incassato il sì dell’aula con 17 voti favorevoli e 8 contrati. È stato ripresentato brevemente dall’assessora alle Politiche Urbanistiche e alla Valorizzazione delle Marine, Rita Miglietta, che ha illustrato cosa preveda per i circa 21 km di costa che vanno da Torre Rinalda a San Cataldo: “Il 22% è destinato a stabilimelti balneari, una percentuale di molto inferiore al 40% massimo concedibile per legge, e questo per numerosi vincoli, tutele e per la normativa di riferimento. È favorita così la riduzione del numero delle concessioni. Il 68% della linea di costa utile è dedicata alle spiagge libere, all’interno delle quali ci sono anche le spiagge libere attrezzate (che hanno concessioni diverse ma che, per le attività svolte e per la tipologia di manufatti e infrastrutture previste, rientrano nel calcolo delle spiagge libere.
L’obiettivo è la valorizzione delle nostre marine, avere più spazio creativo, creare nuove opportunità per nuove concessioni, per le quali da subito saremo impegnati a redigere bandi. Non solo per chioschi a uso balneare: ci sono usi sportivi da valorizzare ed è quello che ci agccingiamo già a fare con il windsurf. È la prima volta -ha detto la Miglietta- che le nostre marine hanno uno strumento urbanistico approvato”.
