LECCE (di Carmen Tommasi) – Alessandro Tuia pensa positivo ed è convinto delle potenzialità del suo Lecce. L’esperto difensore centrale parla del rush finale e delle ultime sette gare stagionali in cui bisogna dare il massimo per la promozione diretta in massima serie: “Dobbiamo ritrovare un po’ di brillantezza e questa sosta cade a pennello. Ho vinto dei campionati, è vero, ma uno come questo non l’ho mai vissuto. Ogni partita è difficile. Bisogna trovare –ha dichiarato il difensore- le giuste motivazioni e dare il massimo”.
L’ex Benevento, 31 anni, 14 presenze ed un gol nel campionato in corso, parla dei momenti non facili della sua carriera, ma in cui si è sempre rialzato e poi si sofferma sulla forza del gruppo: “Devo dire che di momenti da infortunato ne ho avuti abbastanza. Ma so come vivere questi momenti negativi. Bisogna viverli bene. L’unione? Bisogna parlare di unione e non di giocatori. A inizio anno ho detto che potevamo essere la sorpresa del campionato. Ma a 7 giornate dalla fine non ci nascondiamo e dobbiamo dare il massimo”.
La competizione nel suo ruolo può solo fare bene, serve a crescere: “Credo ci debba essere sempre competizione. Faccia solo bene. In questo momento, il mister può scegliere. Chi non gioca deve aspettare e soffrire in panchina. Ci dobbiamo ritrovare e mettere il cuore”
Poi, fa un calcolo sulla quota promozione e dice la sua sulla squadra più attrezzata della B: “Dovrebbe essere sui 70 0 72 punti come quota promozione. La Cremonese secondo me è ha squadra che arriverà fino in fondo”.
Infine, ha parole al miele per Morten Hjulmand e per Lecce e il Lecce: “Credo che Hjulmand sia stato fondamentale, mi ha sorpreso. Per l’età che ha ha fatto bene . Tutti i giovani a Lecce, comunque, sono sorprendenti. Bjorkengren merita il meglio, pur avendo giocato poco. Lecce è una bella piazza. Firmare il contratto mentre ero qui in vacanza, è stata una coincidenza bellissima. Il mio secondo figlio è arrivato in Paglia”.