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Silvia Carofalo: “Gruppo forte e coeso. Sosta giusta per ritornare più carichi di prima”

LECCE –  I quattro pareggi di fila per il Lecce di Marco Baroni e la classifica che ora vede capitan Fabio Lucioni e soci al quarto posto in classifica, a meno tre dalla Cremonese,  non preoccupano più di tanto Silvia Carofalo, socia e dirigente del club giallorosso che analizza con molta franchezza il momento della formazione salentina e accetta molto volentieri la sosta del campionato cadetto che cade a pennello per ricaricare le batterie mentali e fisiche: “Sinceramente il calo forse, a  volte mi sembra più che naturale, può essere non solo fisico ma anche mentale.  Giocare in maniera così continuativa determina anche una stanchezza non solo fisica ma mentale, i calciatori sono degli uomini e non dei marziani. La determinazione c’è -ha dichiarato a Lecce Channel Silvia Carofalo-, ma ci sono dei giocatori della rosa che hanno giocato 90’ da inizio campionato e con partite così ravvicinate non è da poco. Non mi preoccuperei dei pareggi che ci sono stati, ma guaderei avanti al campionato prendendo da questa lunga sosta la carica giusta. Anche se, a dire la verità, al Lecce le soste non sono mai piaciute, ma questa volta la vedo positiva. Dico che è necessario rifiatare: non è facile ritornare da determinate trasferte lontane, quando il giorno dopo ti devi allenare, e ritorni alle tre di notte. Non è facile. Adesso, bisogna ritornare in campo più carichi di prima”.

La serie cadetta di quest’anno non ha mai visto una squadra in vetta alla classifica primeggiare su un’altra: “Questo è un campionato molto equilibrato, anche rispetto ai precedenti. Le squadre sono tutte lì, ravvicinate, una vicina all’altra. Sinceramente. A sette giornate dalla fine bisogna essere determinati, entrare in campo vincenti e dare il massimo. Perché è un campionato che non perdona e le squadre sono ben attrezzate. Vincere con il Frosinone? Il risultato positivo ti permette magari di avere maggiore distacco. Sarebbe meglio avere i 3 punti con il Frosinone, ma serve concentrazione. Siamo ben supportati dal punto di vista tecnico. Abbiamo l’obbligo di arrivare in alto”.

Infine, alla promozione diretta la tifosa Silvia Carofalo ci crede ed anche tanto: “Da tifosa incrocio le dita e vado avanti: per scaramanzia dico che a me basta che si scenda in campo con determinazione per raggiungere l’obiettivo”. 

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