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Via Montello un anno dopo. Il padre di Daniele: “Per me, la parola perdono non esiste e non esisterà mai”

LECCE – La sera del 21 settembre dell’anno scorso si consumava uno dei crimini più efferati che il Salento ricordi e ricorderà per sempre. Un duplice omicidio brutale, commesso in una palazzina nei pressi della stazione di Lecce. Lo abbiamo tristemente battezzato come “il massacro di via Montello”.

Morirono accoltellati Eleonora Manta e Daniele De Santis. Una coppia di innamorati belli come il sole che, dopo più di quattro anni insieme, avevano deciso di convivere. Il primo passo di un futuro tutto da scrivere. Entrambi avevano studiato e avevano svolto il praticantato per diventare avvocati. Daniele era anche arbitro di calcio, una passione fortissima.

Nel primo anniversario di un atto così feroce e che ha distrutto diverse famiglie, vale la pena ricordare quei due ragazzi che dalle foto sorridono e sorrideranno per sempre.

Vale la pena ricordarli proprio per quei sorrisi. Unico imputato, reo confesso, per il duplice omicidio è Antonio De Marco, oggi 22enne, allora studente di Scienze Infermieristiche. È stato riconosciuto in grado di intendere e di volere. “Disturbo narcisistico della personalità” dicono i periti. Il movente, stando al contenuto dei diari del ragazzo, una vendetta contro Dio, il mondo e la propria vita che tanto odiava.

Il processo si sta celebrando nell’aula bunker di Borgo San Nicola, a Lecce. La prossima udienza è il 5 ottobre.

“Per quanto mi riguarda, la parola perdono non esiste e mai esisterà” dice il padre di Daniele.

 

Ma, come detto, oggi è il giorno della celebrazione del ricordo di Eleonora e Daniele.

Tra le tante manifestazioni di vicinanza e affetto, ricordiamo su tutte la telefonata che Papa Francesco ha fatto alla mamma di Eleonora. Sempre il Papa, come ci ha raccontato il signor De Santis, ha inviato loro un rosario, proprio il suo, prendendolo direttamente dalla tasca e consegnandolo a un amico della famiglia che era stato ricevuto in udienza. E ancora: una donna ebrea di Siena ha fatto piantare due ulivi in Terra Santa per Daniele ed Eleonora. Non sapendo come contattare le famiglie, ha fatto arrivare una pergamena ai carabinieri. Atti di amore per sovrastare l’orrore.

Qui l’intervista a Fernando De Santis, papà di Daniele.

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