Cronaca

Muore a poche ore dal ricovero: una mamma disperata chiede chiarezza

LECCE – Una morte improvvisa ed inspiegabile, in un reparto d’ospedale, quello psichiatrico di Scorrano. E’ qui che Andrea Draetta, 47 anni di Lecce, era stato ricoverato qualche ora prima.

Un arresto cardiaco secondo i medici, che hanno comunicato la notizia alla madre Maria Antonietta alle 6 del mattino del 10 agosto. “Andrea non ce l’ha fatta”: queste le poche parole comunicate via telefono ad una mamma alla quale, nonostante le insistenze, non era stata lasciata la possibilità di rimanere accanto al figlio: un ragazzo fragile, con problemi psichici, più volte ricoverato, in cura presso il Csm.

 Da qualche giorno Andrea non stava bene. Secondo la madre un repentino cambio di terapia aveva contribuito ad accentuare i suoi problemi e questo lo aveva convinto ad un nuovo ricovero, volontario, nell’ospedale di Scorrano. Il 9 agosto madre e figlio sono arrivati in Pronto Soccorso. Andrea è stato sottoposto ad una serie di accertamenti, compreso un elettrocardiogramma dal quale non sono emersi problemi.

“E allora- si chiede la sua mamma- perché mio figlio è morto per arresto cardiaco? Cosa è accaduto durante la notte? Perché quelle telefonate la sera del ricovero, con Andrea che non riusciva nemmeno a parlare? Che tipo di farmaci gli sono stati somministrati?”.

Sul corpo di Andrea verrà ora eseguita l’autopsia disposta dal pm Maria Consolata Moschettini che ha aperto un fascicolo dopo la denuncia della famiglia presentata ai carabinieri di Scorrano con l’avvocato Davide Spiri. Cinque le persone, tra medici e personale sanitario, iscritte nel registro degli indagati come atto dovuto in vista dell’esame autoptico che sarà eseguito il 17 agosto.

Secondo quanto riportato nella denuncia, il 47enne, così come sarebbe stato riferito dal personale sanitario al padre, è stato trovato morto nel suo letto dopo essere stato visto andare in bagno pochi minuti prima, da un infermiere. I tentativi di rianimarlo sono stati inutili.

Tanti gli amici che in queste ore piangono Andrea, buono, affabile, artista di strada, capocannoniere della squadra di calcio del Csm.

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