Attualità

Asilo mai finito e abbandonato: un pericolo a San Massimiliano Kolbe. Il Comune partecipa a un bando per il recupero

LECCE – Siamo a Lecce, in via San Massimiliano Kolbe, una perpendicolare di via Pistoia. Questa immensa struttura abbandonata a pochi passi dalla chiesa avrebbe dovuto essere un asilo nido comunale. “Ma è in queste condizioni da circa 20 anni” dicono i cittadini.

La struttura non fu mai completata per mancanza di fondi. I lavori si interruppero, dando il via libera a crolli, a vegetazione infestante fuori dalle mura e non solo e, soprattutto, a un grande rischio per tutto il quartiere.

Perché il cancello è aperto ed è evidente che qualcuno qui entri e ci trascorra del tempo.

Un unico piano fuori terra per una superficie lorda di circa 852 metri quadri, e un piano interrato di 225 metri quadri.

“Erbacce, animali, degrado e abbandono totale -dicono i residenti- e un pericolo per tutti”.

Dopo la nostra “visita” sul posto, abbiamo chiesto al Comune se ci siano novità sul mancato asilo nido. Bene: “Proprio pochi giorni fa -fa sapere il dirigente dei Lavori Pubblici, l’ing. Giovanni Puce- la Giunta ha deliberato di partecipare a un bando” del Ministero dell’Interno che stanzia risorse – 700 milioni per il quinquennio 2021-2025 – per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione o la costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole per l’infanzia, o a centri polifunzionali per la famiglia.

Il Comune di Lecce ha individuato l’asilo nido di San Massimiliano Kolbe per il quale l’Ufficio Tecnico del settore Lavori Pubblici ha redatto un progetto definitivo da 2 milioni e 75mila euro.

In base al progetto, all’edificio si accederebbe “attraverso due ingressi indipendenti, entrambi posti sul pro-spetto principale. Il secondo ingresso consente l’accesso e il deposito dei passeggini, eliminando la barriera architettonica del dislivello, pari circa a 80 cm. Attraverso un ingresso-filtro, si raggiunge l’atrio distributivo dal quale è possibile accedere alle tre sezioni. La progettazione, ispirata ai principi di ecosostenibilità, è orientata ad una edilizia ad impatto limitato ed elevata efficienza energetica”.

Se il progetto andrà in porto e sarà finanziato, l’intero quartiere gioverebbe finalmente di una nuova realtà che spazzerebbe via lo scempio con cui da troppo tempo sono costretti a convivere.

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