LECCE – Farmaci e dispositivi medici scaduti al Vito Fazzi: l’inchiesta, avviata nel febbraio dello scorso anno, si conclude con l’archiviazione del procedimento che ha visto indagati un primario e un caposala del nosocomio leccese. I due sono stati difesi dagli avvocati Giuseppe Corleto e Luigi Covella.
Per il Gip Sergio Tosi, che ha accolto la richiesta del pm Prontera, “la notizia del reato si rivela infondata”.
Nella memoria difensiva dell’avvocato Covella si spiega come l’uso di quei farmaci fosse programmato dalla Asl in relazione ad interventi precedenti alla data di scadenza.
Secondo il pm, dunque, non sussite alcuna responsabilitĂ di natura penale,ma tutt’al piĂą disciplinare, legata al monitoraggio adeguato delle procedure di “smaltimento” dei farmaci non piĂą idonei.