PUGLIA – Alle soglie delle prossime elezioni regionali per il rinnovo dell’assetto politico, Legambiente Puglia lancia un appello ai candidati presidente della Regione per l’attuazione di misure di contrasto alla crisi climatica e l’avvio di una riconversione energetica nei territori, che mettano al centro ambiente, salute e lavoro.
La prima proposta: Puglia carbon free, legata in particolare alla centrale a carbone di Brindisi e all’ex Ilva di Taranto.
La seconda: Puglia rifiuti free. A causa di ritardi, oggi la Puglia chiude il ciclo dei rifiuti grazie agli impianti delle altre regioni -spiega Legambiente- favorendo un’economia tutt’altro che circolare. La priorità è la realizzazione dell’impiantistica necessaria al trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata.
Terza proposta: Depurazione, come risorsa per l’economia circolare. La richiesta: lavorare per il massimo riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate.
Quarta proposta: un Governo del territorio che tuteli, valorizzi e sviluppi sostenibilmente. Per uscire dalla crisi climatica è importante che si agisca con strumenti efficaci -dicono- contrastando il consumo di suolo e promuovendo una riconversione energetica.
Quinta proposta: puntare sulla mobilità sostenibile, ossia incentivare il rafforzamento della sharing mobility e l’utilizzo di monopattini, auto, bici e scooter elettrici, attraverso accordi con le imprese e bonus green.
Sesta richiesta: Nuova gestione dei parchi in Puglia. Settima: puntare sul turismo responsabile, ossia spostarsi da un turismo di massa a un turismo sostenibile che valorizzi le bellezze dei territori e tuteli il benessere delle comunità.
Ottava richiesta: Volontariato come risorsa di sviluppo. La politica -dice Legambiente- deve fare la sua parte e avvicinarsi al mondo del volontariato, con politiche lungimiranti e azioni di co-progettazione.
Penultima proposta: ripensare il mondo scuola, aperto e inclusivo. Urge frenare l’abbandono scolastico e la povertà educativa, piaghe sociali che colpiscono per lo più il mezzogiorno.
E infine c’è il sogno di una Puglia agro-ecologica. L’auspicio è che gli investimenti futuri della Regione incentivino un’agro-ecologia basata sul ridotto utilizzo della chimica, sulla riduzione della plastica e dei consumi idrici e sullo sviluppo delle rinnovabili.