PUGLIA – L’ultima generazione è responsabile della perdita di oltre un quarto della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha letteralmente ‘mangiato’ in Puglia 162mila ettari di la superficie agricola utilizzabile. È quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale della desertificazione e della siccità istituita dalla Nazioni Unite per il 17 di giugno. Gli ultimi rapporti dicono che circa il 21% del territorio nazionale è a rischio desertificazione e circa il 41% di questo territorio – afferma Coldiretti Puglia – si trova nel Sud. “In Puglia le aree affette dal rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura, soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato. Il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo fanno il resto”.
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