Sport

Covid-19 e calcio: inizia una settimana bollente

LECCE – Inizia una settimana basilare per il futuro del calcio italiano.

L’emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus ha svelato tutte le criticità di un mondo ovattato che si muove sulle rotaie oliate dal denaro.

Sembra una recita, in cui molti dicono che bisogna ricominciare per forza, ma forse non lo pensano, e sperano che la decisione non pesi sulle proprie gambe.

Poi però ci sono anche presidenti e calciatori che non hanno nessuna intenzione di tornare in campo.

Lo scenario è difficile.

La Federcalcio ha già inviato al Governo il protocollo stilato dalla commissione medico scientifica.

Gabriele Gravina, presidente FIGC, foto web

Il presidente Gabriele Gravina che rimane fermo sulle sue posizioni ha affermato: “Fermarsi oggi sarebbe un disastro, non ho mai preso in considerazione l’idea di fermarci, non posso prendermi questa responsabilità, che lascio al governo. Non posso essere il becchino del calcio italiano; è stato preparato un protocollo, che andrà validato, che garantisce la negatività di un gruppo chiuso, non vedo quindi questo tipo di preoccupazione”.

La palla dunque, anzi la patata bollente, passa ai ministri per lo Sport e per la Salute che dovranno capire e decidere se tutte le misure contenute nel protocollo, che prevedono ritiri permanenti, isolamento e calciatori continuamente monitorati, sono sufficienti a riprendere l’attività.

Ci saranno varie video conferenze tra gli attori principali ma una delle più importanti è prevista per mercoledì alle 12 in cui ci sarà un vero confronto sul protocollo medico sanitario per l’eventuale ripresa degli allenamenti propedeutici a terminare le competizioni calcistiche.

L’incontro voluto dal ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, vedrà la partecipazione dei vertici della Federcalcio, dei presidenti di Lega A, Lega B, Lega Pro, dell’Assocalciatori, della Associazione Arbitri, della Federazione Medici Sportivi e del Comitato Tecnico Scientifico. Successivamente poi bisognerà anche capire le intenzioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, che in queste ore studia il protocollo.

Nella video conferenza di mercoledì potrebbe arrivare l’annuncio della Lega Pro che ha deciso comunque di stoppare tutto, poiché quel tipo di protocollo sarebbe impraticabile, specialmente per gli esosi costi, per la quasi totalità delle squadre di C. Questo sarebbe un altro colpo pesante a chi invece lotta per una ripresa.

Saverio Sticchi Damiani, presidente US Lecce (foto P.Pinto)

Il Lecce è alla finestra, nel caso dovesse andare in ritiro permanente potrebbe scegliere l’Acaya Golf Resort, come abbiamo già avuto modo di dire, anche se sono al vaglio altre soluzioni, ma la posizione della società è chiara: “Pronti a scendere in campo soltanto a rischio zero”.

 

M.C.

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