TARANTO – La firma del giudice c’è: l’Altoforno 2 del siderurgico di Taranto, ex Ilva e ora Arcelor Mittal, non potrà più essere usato. Francesco Maccagnano è il magistrato che ha firmato l’ordine di esecuzione di spegnimento, facendo seguito alla decisione di tre giorni fa di rigettare la proroga della facoltà d’uso chiesta dai commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria. I tre mesi concessi dal Tribunale del Riesame per ottemperare alle prescrizioni di automazione del campo di colata sono scaduti. E ora riprendono le operazioni di spegnimento che erano state interrotte a settembre. Maccagnano è il giudice del processo per la morte del giovane operaio Alessandro Morricella che, a giugno 2015, perse la vita proprio lì, mentre era al lavoro. Fu investito da un getto di ghisa mentre misurava la temperatura del foro di colata dell’Afo2 e morì ustionato. Aveva 35 anni, una moglie e due figli. L’impianto, in seguito all’accaduto, fu sequestrato e dissequestrato più volte durante l’inchiesta sulla morte dell’operaio. Ora va spento. Il giudice ha così chiesto al custode giudiziario di agire per “assicurare che a partire dal 14 dicembre 2019 l’Altoforno 2 non sia utilizzato”.
Un nuovo ricorso al Riesame, a quanto si è appreso, potrebbe arrivare venerdì prossimo, per essere discusso il 30 dicembre o il 7 gennaio.