Cronaca

Operazione Orione: oltre 150 anni di carcere per gli imputati

SALENTO-Oltre 150 anni di carcere per gli imputati nel processo in abbreviato nato dall’operazione Orione. Una sentenza in abbreviato emessa dal gup Cinzia Vergine con condanne che hanno confermato sostanzialmente le richieste avanzate dai pm inquirenti, Guglielmo Cataldi e Maria Vallefuoco. Gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato erano rimasti coinvolti nel blitz del marzo 2018 dei carabinieri. Quella notte i militari avevano arrestato 37 persone in diversi comuni del Salento. Nei guai erano finiti i presunti affiliati a tre associazioni criminali con affari nella droga, estorsioni, incendi su commissione. Tra i condannati di oggi Vincenzo Amato di Scorrano, ritenuto al vertice di una delle organizzazioni. Per lui 20 anni.

L’operazione dei carabinieri di Lecce e Maglie prendeva il nome dalla costellazione la cui cintura è formata da tre stelle, come le organizzazioni che secondo le indagini si erano spartite il Salento. 62 indagati in tutto per un’inchiesta cominciata nel 2015 che documentava estorsioni ai commercianti, incendi, esplosioni, azioni con modalità mafiose. Ma il vero giro d’affari era lo smercio di droga anche con trafficanti albanesi e con i clan di Bitonto e Secondigliano a Napoli. Le pene più alte sono state inflitte, oltre che ad Amato , Paolo Guadadiello, ritenuto attivo nella zona di Torchiarolo e Squinzano, 11 anni e 2 mesi; 15 anni e 20 giorni a Paolo Merico di Poggiardo; 14 anni e 4 mesi per Cosimo Miggiano di Muro Leccese.

In molti hanno scelto di patteggiare, tra questi l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi condannato a 1 anni e 8 mesi.

Tutte le condanne:

Vincenzo Amato di Scorrano, 20 anni; Giuseppe Angelino, 4 anni e 10 mesi; 5 anni e 4 mesi per Francesco Bongiorno di Lecce; 4 anni per Armando Capocelli di Maglie; 8 anni e 8 mesi per Andrea Caputo di Muro Leccese; 2 anni per Antonio De Iaco di Poggiardo; 4 anni e 8 mesi per Carmine De Rinaldis  di Cerfignano; 7 anni e 8 mesi per Virgilio Gnoni di Nociglia; 7 anni e 8 mesi per Alessandro Greco di Cutrofiano; 7 anni e 10 mesi Antonio Guadadiello; 11 anni e 2 mesi Paolo Guadadiello; Marco Maggio, 7 anni e 10 mes; 15 anni e 20 giorni Paolo Merico; 14 anni e 4 mesi per Cosimo Miggiano; 5 anni e 6 mesi per Sergio Pede; 1 anno per Vittorio Tunno, di Muro Leccese,  1 anno per Antonio Zezza di Ruffano. 

In molti hanno anche patteggiato: 1 anno per Lorenzo Antonaci di Borgagne, rigetto per Fabrizio De Mitri e rinvio al 12 luglio; 3 anni per Luigi Fuso di San Cataldo; 9 mesi Fuso Roberto, pena detentiva convertita in lavoro di pubblica utilitĂ ; 1 anno per Alina Mihailescu; per Davide Petrachi 1 anno e 8 mesi; 10 mesi per Michele Serafino; 3 anni e 4 mesi per Paolo Domenico Serra; 1 anno e 2 mesi per Piero Sparapane e Stefano Sparapane; 3 anni e 10 mesi per Cristian Stomeo; 1 anno Antonio Tomasi; 8 mesi per Francesco Zampilli di Scorrano.

90 giorni per la motivazione. 

Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Donata Perrone, Mariangela Calò, Luigi Rella, Luigi, Arcangelo e Alberto Corvaglia, Francesco Spagnolo, Luca Puce, Mario e Vincenzo Blandolino, Cristiano Solinas, Silvio Caroli, Antonio Savoia, Ladislao Massari, Luigi Covella, Savino Vantaggiato, Stefano Pati, Dario Paiano.

M.C.

 

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