BARI – I tempi dei Ministeri e della Task force regionale sono lunghi. Troppo lunghi per chi dal 24 maggio si è trovato, con un messaggio su whatsapp del tutto inatteso, senza più un lavoro. Ecco perché, come avvenuto in altre regioni, è necessario che anche il governo pugliese reperisca risorse per sostenere le necessità più impellenti dei 256 dipendenti del Mercatone Uno che lavoravano nei 6 punti vendita della regione.
Per farlo è necessario approvare una mozione che in commissione ha avuto il lascia passare di tutti i partiti e che ora bisognerà portare nell’Aula del Consiglio regionale.
La proposta dell’ex assessore Mimmo Santorsola, di Sinistra Italiana, si fonda su tre direttrici. La prima punta a erogare un contributo ai lavoratori per supportare, temporaneamente, spese come l’affitto, le utenze domestiche, i beni di prima necessità, i libri di testo per i figli ecc. La seconda è ottenere l’esenzione del ticket sanitario. E la terza riguarda le banche: “C’è la necessità di erogare da parte del sistema bancario – ha spiegato Domenico Santorsola – dei fondi, senza spese aggiuntivi, da restituire quando la cassa integrazione sarà effettiva a tutti gli effetti”. Insomma, una anticipazione sugli ammortizzatori sociali.
Per far ciò sono necessari circa 185mila euro che saranno reperiti nelle pieghe del bilancio e inseriti nella manovrina estiva, da approvare entro il 31 luglio.