Cronaca

Documenti riservati “violati”? Nei guai ex dipendente della Camera di Commercio

LECCE-È accusato di un tentativo di accesso telematico abusivo nella piattaforma creata dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lecce per la condivisione e archiviazione di documenti elettronici. Avrebbe provato ad introdursi, il 14 gennaio 2016, giorno precedente alla riunione, alla cartella di lavoro informatica  chiamata “Giunta 15 gennaio 2016”, protetta da misure di sicurezza. Ora l’uomo, un 67enne di Galatina, rischia il processo. A denunciare l’accaduto era stato proprio il presidente della Camera di Commercio Alfredo Prete. Si trattava di una cartella con documenti riservati esclusivamente ai membri della Giunta ed estesi per conoscenza al Colleggio dei Revisori. Il tentativo di accesso, avvenuto alle ore 20,14, riconducibile all’indirizzo mail dell’indagato, è risultato anomalo perchè non abilitato alla consultazione. L’indagato oltretutto, che in passato era stato dirigente dell’Ente e poi consigliere camerale, al momento del presunto tentativo di accesso, non lavorava più nella Camera di Commercio perché in pensione. Il pm Donatina Buffelli, a conclusione delle indagini preliminari, aveva disposto per il 67enne la citazione diretta a giudizio ipotizzando la violazione del primo comma dell’art. 615 ter del codice penale, ovvero l’accesso abusivo in un sistema informatico protetto da sistemi di sicurezza. La Camera di Commercio si è costituita parte civile nel processo a carico dell’uomo, ma l’avvocato Paolo Spalluto, che la rappresenta, si è opposto alla citazione diretta dimostrando che l’ Ente, essendo pubblico e dotato di autonomia funzionale, ha  alle sue dipendenze funzionari qualificabili come pubblici ufficiali.

Il reato cambia quindi, prevede una pena maggiore e impone quindi la fissazione di un’udienza preliminare. Il giudice Natascia Mazzone ha disposto la nullità del decreto ed il suo invio al pm per procedere alla fissazione della udienza ipotizzando che gli atti ai quali l’indagato, difeso dagli avvocati Roberto Rella e Federico Martella, voleva accedere, sono di interesse pubblico.

Mariella Costantini

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